Contorno occhi perfetto

Blefaroplastica

A cura del Dott. Antonio Capraro

La blefaroplastica è l'intervento chirurgico utilizzato per l'asportazione di cute e tessuto adiposo in eccesso dalla regione palpebrale superiore e/o inferiore, che si manifestano con l'invecchiamento, i fattori genetici o patologici.
La blefaroplastica è indicata nei seguenti casi:

  • Blefarocalasi, cioè perdita di tono e rilassamento della cute palpebrale (specialmente della zona superiore), che causa delle pieghe di cute e muscolo lungo tutta la palpebra, limitando in alcuni casi il campo visivo.
  • Dermatocalasi, ossia un eccesso di cute nella regione palpebrale superiore, privo di grasso, dovuto al processo di invecchiamento.
  • Ipertrofia del muscolo orbitale oculare, che si manifesta con un orlo di muscolo in eccesso lungo il margine palpebrale inferiore, al di sotto del margine ciliare.
  • Grasso periorbitale, cioè l'accumulo adiposo che provoca le cosiddette "borse agli occhi", condizione che si manifesta per prima nel paziente giovane.
  • Ptosi del sopracciglio, fattore che contribuisce alla caduta delle palpebre superiori.

L'operazione di blefaroplastica non rimuove le cosiddette "zampe di gallina" nè risolleva un sopracciglio caduto,
pertanto può essere svolta in associazione ad altri interventi di chirurgia per il ringiovanimento del volto, come il lifting della fronte e del sopracciglio.

Caso 1 - Blefaroplastica

Blefaroplastica primo caso

Caso 2 - Blefaroplastica

Blefaroplastica secondo caso

Caso 3 - Blefaroplastica

Blefaroplastica terzo caso

VISITE PRE-OPERATORIE PER LA BLEFAROPLASTICA

La prima visita consiste principalmente in un confronto, durante il quale il chirurgo ha modo di ascoltare i desideri e le aspettative del paziente riguardo l'intervento chirurgico e chiarire qualsiasi dubbio.
Per valutare la fattibilità dell'intervento di rimodellamento delle palpebre, il chirurgo analizza:

  • la quantità di tessuto cutaneo in eccesso
  • la quantità e la localizzazione dei depositi adiposi presenti
  • la misura del tono oculare e palpebrale
  • il campo visivo

L'accurata analisi di tali fattori permette al chirurgo di scegliere la tecnica chirurgica di blefaroplastica più adatta alla situazione del paziente (blefaroplastica parziale se interessa la zona palpebrale superiore o inferiore, blefaroplastica completa se le coinvolge entrambe).
Il chirurgo farà eseguire preventivamente esami di laboratorio, ECG con visita cardiologica, visita oculistica e screening tiroideo, per verificare l'assenza di patologie che escluderebbero il paziente dalla candidatura all'intervento.

LE INCISIONI DELLA BLEFAROPLASTICA

Nella blefaroplastica superiore, l'intervento prevede un'unica incisione praticata lungo la piega naturale della palpebra (rendendo la cicatrice praticamente invisibile), la cui forma e misura variano in base alla forma dell'occhio, alla quantità e alla localizzazione del tessuto in eccesso: l'incisione può infatti estendersi lateralmente all'angolo esterno dell'occhio e verso l'alto, seguendo le normali rughe di espressione (vedi figura 1).

blefaroplastica superiore

Figura 1

Nella blefaroplastica inferiore, invece, l'incisione può essere effettuata esternamente o per via trans congiuntivale: nel caso di incisione esterna, essa inizia all'estremità del margine cigliare e viene portata lateralmente verso l'angolo esterno dell'occhio, passando nella piega naturale al di sotto delle ciglia (Figura 2), mentre l'incisione trans congiuntivale viene eseguita attraverso la faccia interna della palpebra inferiore (Figura 3).

blefaroplastica inferiore

Figura 2

 

blefaroplastica inferiore

Figura 3

INDICAZIONI PRE-OPERATORIE

Un mese prima dell'intervento è necessario sospendere l'assunzione di:

  • Farmaci che contengono acido acetilsalicilico (es. Aspirina, Alka Seltzer, Vivin C, Cemerit, Bufferin ecc.) antinfiammatori non steroidei (es. Voltaren, Aulin, Oki, Toradol ecc.), Omega3, Ginko Biloba, Vitamina E e complessi vitaminici che la contengano perche possono causare sanguinamento.
  • Contraccettivi orali e ormoni estrogeni.

Sospendere il fumo 30 giorni prima dell'intervento (l'incidenza di complicazioni aumenta notevolmente nei soggetti fumatori poiché la nicotina agisce da vasocostrittore periferico, rendendo meno agevole il processo di guarigione e cicatrizzazione).

Alla vigilia dell'intervento bisogna praticare un accurato bagno di pulizia completo, rimuovere totalmente il make up dal viso. Dalla mezzanotte non assumere cibi o bevande.

L'INTERVENTO DI BLEFAROPLASTICA

L'intervento di blefaroplastica può durare da una a tre ore (come nella blefaroplastica completa, dove al rimodellamento della regione palpebrale superiore segue l'intervento sulla regione inferiore) in anestesia locale o generale, in day hospital o con degenza notturna.
Una volta effettuate le analisi richieste, verrà stabilito un preventivo incontro con l'anestesista, che valuterà insieme al chirurgo la migliore anestesia da utilizzare per l'intervento di blefaroplastica, in modo da garantire la sicurezza del paziente.
Le fasi della tecnica chirurgica nella blefaroplastica superiore sono:

  1. si anestetizza il paziente
  2. il chirurgo traccia sulla palpebra del paziente il disegno specifico della tecnica chirurgica che utilizzerà per l'intervento
  3. si esegue l'incisione lungo la piega naturale sovra oculare, andando verso il bordo esterno e verso l'alto secondo il disegno tracciato
  4. si recide la cute e si asporta quella in eccesso
  5. si rimuove, quando necessario, una piccola striscia di muscolo orbicolare e si riducono le borse adipose
  6. la palpebra superiore viene chiusa mediante sutura.

Nel caso della blefaroplastica inferiore per via esterna, una volta anestetizzato il paziente, si procede secondo queste fasi:

  1. si esegue un'incisione sottile 2/3 mm al di sotto delle ciglia, lungo il bordo cigliare fino al margine esterno dell'occhio
  2. il lembo muscolo-cutaneo viene sollevato
  3. si rimodellano e, se necessario si asportano (parzialmente o totalmente) le borse adipose
  4. si rimuove la cute in eccesso
  5. si procede con le suture della palpebra inferiore.

La blefaroplastica transcongiuntivale viene eseguita nei seguenti casi:

  • pazienti giovani
  • presenza di adipe in eccesso
  • lieve o nessun eccesso cutaneo.

Nella tecnica della blefaroplastica transcongiuntivale si procede secondo tali fasi:

  • si retrae la palpebra inferiore per esporre la prominenza di grasso
  • si effettua l'incisione attraverso la congiuntiva, ossia la faccia interna della palpebra inferiore
  • si aprono le borse adipose con delle forbici
  • si recide e si asporta il grasso in eccesso
  • si procede con la sutura.

DECORSO POST-OPERATORIO

Il dolore sarà controllato con comuni farmaci analgesici.

È consigliabile dormire con la testa sollevata con dei cuscini per le prime notti ed evitare di abbassare la testa per qualche giorno.

Dopo circa 4 giorni vengono rimossi i punti di sutura.

Si consiglia ai pazienti di non esporsi a temperature troppo basse o troppo alte per un mese dopo l'intervento.

Le attività sportive potranno essere riprese dopo circa 20 giorni dall'intervento.

POSSIBILI COMPLICAZIONI

  • Emorragia: è possibile, anche se raro, che si presenti durante o dopo la chirurgia. L'emorragia può essere sottocutanea o interna attorno al globo oculare e, se si sviluppasse, potrebbe richiedere una terapia d'urgenza per estrarre il sangue accumulato (ematoma) o una trasfusione sanguigna. Nelle indicazioni pre-operatorie sono indicati i fattori che possono aumentare il rischio di un'emorragia (farmaci, contraccettivi orali, ormoni estrogeni, vitamina E), ma anche l'ipertensione (aumento della pressione sanguigna) non tenuta sotto controllo medicalmente può esserne causa.
  • Infezione: rara in questo tipo di chirurgia, la terapia include la somministrazione di antibiotici o un altro intervento.
  • Cicatrici cutanee anomale: esiste la possibilità che si formino a livello delle cicatrici piccole cisti cutanee causate dalla sutura, che possono essere rimosse chirurgicamente.
  • Asimmetria: il viso umano e la regione delle palpebre normalmente è asimmetrico, ma un'asimmetria evidente potrebbe non essere risolta con la blefaroplastica.
  • Cicatrizzazione ritardata: può essere dovuta all'apertura della ferita, a causa di trazioni eccessive, di suture mal effettuate o di infezione.
  • Secchezza oculare o lacrimazione eccessiva (epifora): dopo la blefaroplastica ci possono essere delle alterazioni temporanee o permanenti nella produzione di lacrime, è raro che questo succeda e non è prevedibile. Coloro che ne soffrono abitualmente, devono avere precauzioni speciali prima di sottoporsi all'intervento.
  • Ectropion: separazione tra la palpebra inferiore e il globo oculare, complicazione rara, se si presentasse potrebbe essere necessaria una chirurgia addizionale.
  • Esposizione della cornea: dopo la chirurgia alcuni pazienti hanno difficoltà a chiudere le palpebre (lagoftalmo), sviluppando dei problemi alla cornea dovuti all'essiccazione, in tali casi si procede con un'ulteriore terapia o chirurgia.
  • Perdita delle ciglia: rara ed imprevedibile, si può manifestare in maniera temporanea o permanente.
Dottor Antonio Capraro

L'articolo è stato scritto a scopo divulgativo a cura del dottor Antonio Capraro e del suo staff di medicina e chirurgia estetica.

Il Dottor Capraro Antonio ha lunga esperienza in interventi di chirurgia plastica ed estetica. Iscrizione All'albo Dei Medici Chirurghi n°2722 della provincia di Latina

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Dottor Antonio Capraro

L'articolo è stato scritto a scopo divulgativo a cura del dr Antonio Capraro e del suo staff di medicina e chirurgia estetica.

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