Uomo e donna mostrano addome

Addominoplastica

A cura del Dott. Antonio Capraro

L'addominoplastica (o Dermolipectomia addominale) è l'intervento chirurgico utilizzato per l'asportazione di cute e tessuto adiposo in eccesso dall'addome, causati da drastiche variazioni di peso, gravidanze, rilassamento cutaneo dovuto a fattori genetici o all'invecchiamento.
L'addominoplastica non deve essere considerato come un trattamento per l'obesità generalizzata o patologica, ma un intervento chirurgico che serve a conferire al paziente:

  • Addome piatto
  • Tonicità della parete muscolare
  • Rimodellamento del punto vita
  • Diminuzione delle smagliature addominali sotto ombelicali (smagliature che vanno dall'ombelico al pube).

Caso 1 - Plastica addome

Caso 1 - Plastica addome -Frontale

Caso 1 - Plastica addome - Laterale

Caso 2 - Plastica addome

Caso 2 - Plastica addome - Frontale

Caso 2 - Plastica addome - Laterale

Caso 3 - Plastica addome

Caso 3 - Plastica addome - Frontale

Caso 3 - Plastica addome - Laterale

Caso 4 - Plastica addome

Caso 4 - Plastica addome - Frontale

Caso 4 - Plastica addome - Laterale

Caso 5 - Plastica addome

Caso 5 - Plastica addome - Frontale

VISITE PRE-OPERATORIE PER L'ADDOMINOPLASTICA (O DERMOLIPECTOMIA ADDOMINALE)

La prima visita consiste principalmente in un confronto, durante il quale il chirurgo ha modo di ascoltare i desideri e le aspettative del paziente riguardo l'intervento chirurgico e chiarire qualsiasi dubbio.
Per valutare la fattibilità dell'intervento di rimodellamento dell'addome (dermolipectomia addominale), il chirurgo analizza:

  • la quantità di tessuto cutaneo in eccesso
  • la quantità e la localizzazione dei depositi adiposi presenti
  • l'elasticità della cute
  • la tonicità dei muscoli addominali.

L'accurata analisi dei suddetti fattori permette al chirurgo di scegliere la tecnica chirurgica di addominoplastica più idonea alle condizioni del paziente:

  • i pazienti che presentano rilassamento muscolo-cutaneo e depositi adiposi che vanno dall'area sotto ombelicale al pube, necessitano di un intervento di addominoplastica meno complesso detto Miniaddominoplastica
  • i pazienti che presentano rilassamento muscolo-cutaneo e depositi adiposi sull'intero addome e fianchi, necessitano di una Addominoplastica completa. In tal caso, è possibile associare alla dermolipectomia un intervento di liposuzione dei fianchi (si veda Liposuzione).Il chirurgo farà eseguire preventivamente esami di laboratorio, ECG con visita cardiologica e radiografia del torace per verificare l'assenza di patologie che escluderebbero il paziente dalla candidatura all'intervento.

LE INCISIONI DELL'ADDOMINOPLASTICA

L'addominoplastica può prevedere fino a tre incisioni (Figura 1):

  • A: incisione circolare ombelicale (intorno all'ombelico) per ri-posizionarlo in modo naturale: il chirurgo corregge lo spostamento verso il basso dell'ombelico, conseguente allo stiramento della cute. Nella miniaddominoplastica non è necessaria la trasposizione dell'ombelico essendo lo stiramento e l'asportazione del tessuto adiposo di minima entità
  • B: incisione verticale mediana viene effettuata nel caso di soggetti con grande flaccidità cutanea dell'addome. Questa tipologia di incisione unisce l'incisione circolare dell'ombelico con quella orizzontale sovrapubica. Nei pazienti che hanno subito un grandissimo calo ponderale l'incisione verticale può andare dalla regione sotto sternale fino al pube.
  • C: incisione orizzontale situata nell'area sovra pubica, prolungata trasversalmente verso le spine iliache, la cui forma e lunghezza è determinata dalla quantità e dall'estensione di tessuto cutaneo e adiposo addominale da asportareNella maggior parte dei pazienti si effettua solo l'incisione orizzontale (ben coperta dallo slip) e l'incisione intorno all'ombelico (che con il tempo risulterà sempre meno visibile).

addominoplastica

Figura 1

INDICAZIONI PRE-OPERATORIE

Un mese prima dell'intervento è necessario sospendere l'assunzione di:

  • farmaci che contengono acido acetilsalicilico (es. Aspirina, Alka Seltzer, Vivin C, Cemerit, Bufferin ecc.) antinfiammatori non steroidei (es. Voltaren, Aulin, Oki ecc.), Omega3, Ginko Biloba, Vitamina E e complessi vitaminici che la contengano, perchè possono causare sanguinamento
  • contraccettivi orali e ormoni estrogeni

Sospendere il fumo due mesi prima dell'intervento (l'incidenza di complicazioni aumenta notevolmente nei soggetti fumatori poiché la nicotina agisce da vasocostrittore periferico, rendendo meno agevole il processo di guarigione e cicatrizzazione).

I pazienti devono sottoporsi ad esami di laboratorio, ECG con visita cardiologica e RX torace.

Alla vigilia dell'intervento bisogna praticare un accurato bagno di pulizia completo, rimuovere lo smalto dalle unghie delle mani e dei piedi e depilare il pube. Dalla mezzanotte non assumere cibi o bevande.

Il giorno dell'intervento devono stare a digiuno e la sera possono riprendere una dieta normale.

L’INTERVENTO DI ADDOMINOPLASTICA

L'intervento di addominoplastica dura circa 3 ore in anestesia generale, con una notte di ricovero in clinica.
Una volta effettuate le analisi richieste, verrà stabilito un preventivo incontro con l'anestesista, che valuterà insieme al chirurgo la migliore anestesia da utilizzare per l'intervento di addominoplastica (dermolipectomia addominale) in modo da garantire la sicurezza del paziente.

Le fasi della tecnica chirurgica sono:

  1. si fanno indossare al paziente delle calze elastiche compressive per favorire la circolazione del sangue e prevenire patologie trombo emboliche
  2. si anestetizza il paziente
  3. il chirurgo traccia sull'addome del paziente il disegno specifico della tecnica chirurgica che utilizzerà per l'intervento (Figura 2)
    addominoplastica

    Figura 2

  4. si esegue l'incisione orizzontale nell'area sovra pubica, prolungata trasversalmente verso le spine iliache, la cui forma e lunghezza è determinata dalla quantità e dall'estensione di tessuto cutaneo ed adiposo addominale da asportare
  5. si prosegue con lo scollamento della cute dalla fascia muscolare addominale, la cui estensione può arrivare fino all'arcata costale inferiore, a seconda della quantità di cute e di adipe da asportare (Figura 3)
    addominoplastica

    Figura 3

  6. durante lo scollamento, arrivati all'ombelico, questo viene disinserito dalla cute circostante, tramite incisione circolare, lasciandolo attaccato ai muscoli sottostanti
  7. il rilassamento muscolare della parete addominale viene corretto con speciali suture, che ne consentono il rimodellamento
  8. il tessuto cutaneo scollato viene stirato verso il basso (Figura 4) rimuovendo quello in eccesso (Figura 5)
    addominoplastica

    Figura 4

    addominoplastica

    Figura 5

  9. si riposiziona l'ombelico
  10. vengono inseriti due drenaggi per aspirare eventuali deflussi di sangue e siero (Figura 6)
    addominoplastica

    Figura 6

  11. si procede con le suture delle incisioni

Terminato l'intervento viene posta sull'addome una medicazione compressiva da tenere per un minimo di 48 ore.
Nella Figura 2 viene mostrato il prima e il dopo di un intervento di addominoplastica eseguito su una paziente che presentava un addome rilassato e tessuto adiposo in eccesso di media entità: tutte le incisioni risultano coperte da uno slip sgambato, l'ombelico è stato riposizionato e modellato conferendogli un aspetto naturale.(Figura 7)

addominoplastica

Figura 7

DECORSO POST-OPERATORIO

Per le prime 24 ore è necessario limitare i movimenti.Dopo la rimozione della medicazione compressiva, verrà indossata un'apposita guaina contenitiva per otto settimane.I drenaggi verranno rimossi dopo circa quattro giorni dall'intervento di addominoplastica. É consigliabile muovere il più spesso possibile gli arti inferiori per favorire la circolazione.

Durante la prima settimana dopo l'intervento è importante non assumere una posizione eretta, bensí rimanere leggermente piegati in avanti, per evitare di sottoporre la ferita a forte trazione.

La notte si consiglia di dormire in posizione supina, utilizzando dei cusciti si sotto la schiena per mantenere il torace sollevato dal letto, sia sotto le cosce per mantenere le gambe piegate.

I punti di sutura non riassorbibili saranno rimossi dopo circa 10 giorni dall'addominoplastica.

Verrà prescritta una terapia antibiotica ed anticoagulante e l'eventuale dolore verrà controllato con normali farmaci analgesici prescritti dal Dr.Capraro.

Mediamente l'attività lavorativa e i rapporti sessuali possono essere ripresi dopo circa 4 settimane dall'intevento.

La guida dell'auto si può riprendere dopo circa 2/3 settimane.

Per l'attività sportiva e l'esposizione diretta al sole è necessario attendere circa 8 settimane.

POSSIBILI COMPLICAZIONI

  • Emorragia: è possibile, anche se raro, che si presenti durante o dopo la chirurgia. Se si sviluppasse un'emorragia post operatoria, potrebbe essere necessaria una terapia d'urgenza per estrarre il sangue accumulato (ematoma) o una trasfusione sanguigna. Nelle indicazioni pre-operatorie sono elencati i fattori che possono aumentare il rischio di un'emorragia (farmaci, contraccettivi orali, ormoni estrogeni, vitamina E), ma anche l'ipertensione (aumento della pressione sanguigna) non tenuta sotto controllo medicalmente può esserne causa.
  • Infezione:rara in questo tipo di chirurgia, la terapia include la somministrazione di antibiotici o un altro intervento.
  • Cambiamenti di sensibilità cutanea: i cambiamenti temporanei tendono a risolversi da soli, invece la diminuzione o la perdita totale della sensibilità cutanea della zona trattata succede raramente e può non risolversi completamente.
  • Irregolarità della parete addominale: si possono presentare delle depressioni, normalmente dovute ad una non omogenea distribuzione dell'adipe del lembo cutaneo addominale ed è risolvibile con un altro intervento chirurgico.
  • Cicatrici cutanee anomale: cicatrici cheloidi o ipertrofiche sulla pelle possono essere trattate con iniezioni di cortisone o chirurgicamente; le cicatrici richiedono comunque 1 o 2 anni per una completa maturazione.
  • Asimmetria: fattori elasticità della pelle, depositi di grasso, prominenze ossee e tono muscolare, possono contribuire ad una asimmetria dell'addome e dei fianchi dopo un'addominoplastica.
  • Cicatrizzazione ritardata: può essere dovuta all'apertura della ferita, a causa di trazioni eccessive, di suture mal effettuate o di infezione.
  • Sieroma: è l'accumulo di siero nelle parti del corpo sottoposte all'intervento; questa complicazione si risolve aspirando il siero in varie sedute e ponendo una medicazione compressiva, fino alla risoluzione del problema.
  • Aspetto antiestetico dell'ombelico: può dipendere da errato posizionamento o da eccessiva cicatrizzazione.
  • Necrosi dell'ombelico: dovuta ad una compromissione vascolare che causa la perdita totale dell'ombelico.
    Trombosi venosa profonda e tromboembolia polmonare: sono complicazioni rare che possono portare anche alla morte; le misure più efficaci per prevenirle sono la deambulazione precoce del paziente, l'utilizzo di apposite calze elastocompressive e di farmaci a base di eparina.
  • Gravidanza: l'addominolplastica non impedisce successive gravidanze, ma per non compromettere i risultati dell'intervento, è consigliabile eseguirlo dopo l'ultimo figlio.
  • Effetti a lungo termine: la durata dell'intervento di addominoplastica è influenzata dalle variazioni di peso e da eventuali, successive gravidanze.
Dottor Antonio Capraro

L'articolo è stato scritto a scopo divulgativo a cura del dottor Antonio Capraro e del suo staff di medicina e chirurgia estetica.

Il Dottor Capraro Antonio ha lunga esperienza in interventi di chirurgia plastica ed estetica. Iscrizione All'albo Dei Medici Chirurghi n°2722 della provincia di Latina

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Dottor Antonio Capraro

L'articolo è stato scritto a scopo divulgativo a cura del dr Antonio Capraro e del suo staff di medicina e chirurgia estetica.

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