Imenoplastica

A cura del Dott. Antonio Capraro

L'imene è una membrana mucosa sottile e flessibile che ricopre parzialmente l'orifizio esterno della vagina; può avere diverse forme che vanno da una membrana caratterizzata dalla presenza di diversi piccoli fori, fino ad una membrana con un unico orifizio centrale (di forma rotonda o a semiluna); queste aperture nella membrana dell'imene sono necessarie per consentire la fuoriuscita delle secrezioni vaginali e del flusso mestruale.

L'imene viene generalmente lacerato con il primo rapporto sessuale o a seguito di intensa attività fisica o anche a seguito di traumi; ma può essere quasi inesistente in alcune donne, per cause congenite.

L'imenoplastica è l'intervento di chirurgia estetica che serve a ricostruire l'imene.

L'intervento chirurgico di ricostruzione dell'imene (imenoplastica) viene spesso richiesto per poter ritornare ad una condizione di illibatezza anatomica (o verginità anatomica. Per tale ragione l'intervento di imenoplastica, prende anche il nome di rivirgination), di estrema importanza in alcune culture per poter contrarre matrimonio.
Viene richiesto anche per recuperare simbolicamente e fisicamente la giovinezza sessuale. Può essere infatti associato ad altri interventi chirurgici che coinvolgano le piccole e grandi labbra o l'area sovra pubica, per ottenere il ringiovanimento dell'apparato vaginale.

VISITE PRE-OPERATORIE

Il primo incontro consiste principalmente in un confronto, durante il quale il chirurgo ha modo di ascoltare i desideri della paziente riguardo l'intervento e chiarirle qualsiasi dubbio. In sede di visita, il chirurgo esamina le condizioni della paziente su tre piani fondamentali:

  1. stato di salute per valutare la fattibilità chirurgica (presenza di malattie ginecologiche come infezioni o neoplasie)
  2. caratteristiche fisiche dell'imene (tipologia e dimensione delle perforazioni e verifica dell'esistenza di lembi di imene)
  3. condizioni psicologiche (è fondamentale che la paziente sia consapevole dei risultati ottenibili con l'intervento chirurgico di imenoplastica e che maturi aspettative realistiche del risultato).

Il chirurgo provvede alla prescrizione degli esami di laboratorio di routine, un ECG con visita cardiologica e visita ginecologica (per escludere patologie genitali).

INDICAZIONI PRE-OPERATORIE

Un mese prima dell'intervento è necessario sospendere:

  • Assunzione di farmaci che contengono acido acetilsalicilico (es. Aspirina, Alka Seltzer, Vivin C, Cemerit, Bufferin ecc.) antinfiammatori non steroidei (es. Voltaren, Aulin, Oki, Toradol ecc.), Omega3, Ginko Biloba, Vitamina E e complessi vitaminici che la contengano perché possono causare sanguinamento
  • contraccettivi orali e ormoni estrogeni
  • fumo (l'incidenza di complicazioni aumenta notevolmente nei soggetti fumatori poiché la nicotina agisce da vasocostrittore periferico, rendendo meno agevole il processo di guarigione e cicatrizzazione delle ferite).

Segnalare immediatamente l'insorgenza di raffreddore, mal di gola, tosse, malattie polmonari.

Dalla mezzanotte precedente il giorno dell'intervento non assumere cibi ne' bevande.

Prima dell'intervento di imenoplastica, è molto importante eseguire una corretta igiene intima, tramite lavande ginecologiche disinfettanti e depilazione inguinale, per ridurre il rischio di infezioni. Praticare un accurato bagno di pulizia completo, rimuovere lo smalto dalle unghie di mani e piedi e presentarsi in camera operatoria con il viso accuratamente deterso e privo di trucco.

L'intervento va eseguito lontano dal ciclo mestruale per ragioni di igiene, per prevenire infezioni e per ridurre i potenziali effetti ormonali sull'anatomia della regione.

INTERVENTO DI IMENOPLASTICA

L'intervento di ricostruzione dell'imene dura mediamente un'ora e viene eseguito in anestesia locale, tramite un'iniezione appena percettibile sui tessuti da trattare, associata o meno ad una leggera sedazione (un graduale rilassamento fino a raggiungere uno stato di dormiveglia) qualora la paziente la desiderasse: questo consente un recupero immediato dopo l'intervento.

Le fasi dell'intervento chirurgico di imenoplastica sono:

  1. disinfezione dell'area chirurgica da trattare;
  2. se ancora presenti, utilizzo di due o tre lembi di imene rimanenti post-lacerazione, o recupero dalla parete vaginale di quattro lembi (due sollevati dalla parte superiore e due dalla parte inferiore della parete);
  3. sutura dei lembi (avendo cura di lasciare un piccolo orifizio per la fuoriuscita del flusso mestruale e delle secrezioni vaginali);
  4. sutura delle incisioni eventualmente eseguite sulla parte donatrice, con punti riassorbibili.

DECORSO POST-OPERATORIO

Nel post intervento i tessuti trattati risulteranno edematosi (gonfi) e con ecchimosi (lividi), tale situazione si risolverà nell'arco di 15/30 giorni.

Il dolore è generalmente assente o molto limitato e può essere controllato con una adeguata terapia antidolorifica.

È consigliabile lavare la parte operata dopo pochi giorni per mantenere un buon livello di igiene.

I controlli post operatori verranno effettuati il primo, il terzo ed il settimo giorno post chirurgici.

Nel caso di dolore importante si raccomanda di darne tempestivo avviso al chirurgo.

I punti di sutura si riassorbiranno in circa 15 giorni.

Le attività fisiche e sportive intense andranno sospese per circa 2-3 settimane.

La normale attività lavorativa potrà essere ripresa dopo circa una settimana.

Durante le prime 12-14 ore successive all'intervento, può accadere che dalle ferite fuoriescano alcune gocce di siero o di sangue: sarà sufficiente asciugarle con una garza sterile.

POSSIBILI COMPLICAZIONI

  • Emorragia: è possibile, anche se raro, che si presenti durante o dopo la chirurgia. Se si sviluppasse un'emorragia post operatoria, questa potrebbe richiedere una terapia d'urgenza. Nelle indicazioni pre-operatorie sono indicati i fattori che possono aumentare il rischio di un'emorragia (farmaci, contraccettivi orali, ormoni estrogeni, vitamina E), ma anche l'ipertensione (aumento della pressione sanguigna) non tenuta sotto controllo medicalmente può esserne causa.
  • Infezione: l'area genitale è interessata da una forte carica batterica e sottoposta a trazioni causate dai normali movimenti delle gambe, pertanto piccole infezioni superficiali e deiscenze della ferita sono più frequenti che in altri interventi. Nella maggior parte dei casi, trattandosi di una rimozione cutanea, anche le infezioni più importanti si risolvono con l'uso di antibiotici e con qualche medicazione aggiuntiva.
  • Perdita di sensibilità: esiste la possibilità di una diminuzione o perdita della sensibilità dei tessuti trattati.
Dottor Antonio Capraro

L'articolo è stato scritto a scopo divulgativo a cura del dottor Antonio Capraro e del suo staff di medicina e chirurgia estetica.

Il Dottor Capraro Antonio ha lunga esperienza in interventi di chirurgia plastica ed estetica. Iscrizione All'albo Dei Medici Chirurghi n°2722 della provincia di Latina

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Dottor Antonio Capraro

L'articolo è stato scritto a scopo divulgativo a cura del dr Antonio Capraro e del suo staff di medicina e chirurgia estetica.

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